Autore: Raoul Scarazzini

Il senso della morte

C’è addirittura una trasmissione, per quello che so, che si intitola proprio “Il senso della vita”. Che poi in fondo è quel che cercano tutti. Il senso, dagli un senso. Poi qualcuno si perde per strada e ricava le conclusioni che meglio crede: c’è quello che si droga, quello che spende tutto in gratta e…
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Duemiladieci addio

La fortuna non esiste. Lo vado ripetendo da una vita. Non ci credo. Intendo che esistano persone sfigate ed altre fortunate, anche se all’atto pratico magari tutto sembra valorizzare la teoria dei “baciati dalla fortuna” e delle loro controparti pecore nere. Per questo, facendo il sunto dell’anno appena trascorso non mi vien voglia di dire…
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Sempre

Il concetto è sempre quello, l’ho ripetuto più volte: sul palco, giù dal palco o a casa propria. Così come ho detto questo ho sempre ripetuto che a prescindere io scelgo il palco. Per tutta una serie di ragioni, prendendo insieme oneri ed onori. In genere oneri tanti, onori pochissimi. Perché stando sul palco ti…
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Il concerto

In un dialogo scritto per un pezzo di teatro (per la cronaca “Sempre” in scena anche il 4 dicembre 2010 all’Auditorium di Rho), parlo di come, secondo il protagonista, la vita possa essere vissuta in tre modi: uno è sul palco a suonare, due è giù dal palco a ballare e tre è stare a…
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Deh

A volte si cerca di fare qualcosa di alternativo. Prendi un addio al celibato: è essenziale far qualcosa che rimanga nella memoria, quanto meno di chi si sposa. Questo girò succede che si sposa il Lore. Taci che sono anche il testimone. Orgoglio indescrivibile. Ci vuole un addio al celibato coi fiocchi, non c’è dubbio.

L’ombrello rimasto chiuso

Certe estati pare non voler smettere più di piovere. Ci sono periodi così: sembra quasi che uno debba pagare il conto di un luglio troppo caldo, in cui ha lavorato, subendo un agosto piovoso. Come sempre però, va fatta di necessità virtù. Così ringrazi il Signore di avere un ferragosto in cui ha piovuto solo…
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Giallo… Mattoncino!

Non credo di averne mai parlato qui, ma ho una predilezione innata e inspiegabile verso i Lego. Parlo di quelli definiti “System”, non quelli Technic, quelli degli omini gialli con cui chiunque al mondo ha avuto a che fare almeno una volta. Sì lo so che è una roba infantile, ma c’è chi fuma, chi…
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Il tarlo del cambiamento… Lento

Ci sono delle cose che ti fanno capire come sei cambiato. Alcune piccole, altre meno. Tutto dipende da come le interpreti. Prendi ad esempio un paio di capelli sul cuscino. Ti dicono che stai cambiando: puoi opporti fin che vuoi, ma stai invecchiando, impercettibilmente forse, ma lo stai facendo. Uno se ne può sbattere, ed…
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Democrazia cinese

A momenti rischiavo il patatrac. Nel senso che per un pelo mi perdevo tutto il divertimento. Tutto perché veniva quasi più facile ascoltare le voci intorno, quelli del carrozzone: basta che uno faccia una cosa diversa, inusuale, incomprensibile ai più e subito la si bolla come una cazzata, qualcosa che va disprezzato a prescindere. Uno…
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Una domenica straordinaria

Sono un rugbista, lo si sa. Quella cosa con la palla ovale la metto ovunque. Colpa di mio padre, che sotto sotto, mai dicendolo apertamente, ha sempre voluto seguissi le sue orme. Le strisce biancorosse, il Rho, a Rho. Lui capitano, io capitano, la volontà del padre. E’ destino. Poi però quest’anno qualcosa s’è incrinato.…
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