Menu della sera: pasta riscaldata e gabbia delle scimmie urlatrici.

L’altra sera ero davanti alla TV. Solo. Succede così quando ti alleni e torni a casa che devi ancora mangiare. E’ normale. Il popolo degli atleti è in realtà un grosso fan club della pasta riscaldata, ma diciamolo, ci va bene così.

GF

GF

Ho avuto un’esperienza mistica. Questa è la cronaca di quello che ho visto.

Succede che tra uno spaghetto raffermo ed una birra fresca capiti su quel programma dove ci sono le scimmie urlatrici chiuse in una casa filmata 24 ore su 24. La scena che si para davanti agli occhi è una non ben identificata lei che osserva le effusioni che il suo presunto lui, rinchiuso in gabbia, si scambia con un’altra lei che, fra parentesi, ci sta.
Sarà la pasta, sarà la birra, ma son disgustato, giro.
Solo che poi dall’altra parte arriva la pubblicità e allora faccio la carrellata come il maialino-salvadanaio di Toy Story e ricapito ancora sulla gabbia delle scimmie urlatrici.
Stavolta c’è lui, quello che ne ha fatte di ogni con la sua non-lei che piange, perché vede quella che dovrebbe essere la sua lei che ha la faccia triste, come una che ha scoperto che il suo lui se ne è fatta un’altra in una gabbia.
Dico la pasta è finita e la birra quasi, ma la nausea c’è ancora. Giro.
Pubblicità, maialino-salvadanaio, gabbia. Porca vacca le scimmie urlatrici stanno davvero urlando. Lui e la non-lei litigano di brutto, il motivo pare incomprensibile, parevano così una bella coppia di mammiferi ed ora invece si urlano dietro improperi ed ingiurie.
Niente, non ce la faccio a veder la gente farsi male, giro.
Sono al capolinea, sto sparecchiando ed è riapparsa la reclame, faccio l’ultima carrellata e guarda, guarda… La scimmia è libera. O meglio, l’hanno liberata e, mistero sta abbracciando la sua lei e tutti e due piangono.
Sono sollevato e da quel che ho sentito in giro anche il resto dell’Italia lo è, visto che la gabbia è il programma televisivo con più ascolti.
Sì, tutto è bene quello che finisce bene.

Che rimanga tra noi, ma meno male che i miei figli dormono… Come gliela spiegavo questa sennò?