Cinque segreti per far sopravvivere un uomo alla nascita di suo figlio

Se tutto partisse da una citazione, sarebbe questa:

… Voi siete gli archi da cui i vostri figli come frecce vive, sono scoccati lontano.

K. Gibran

Che belle parole. Il problema però non sono i figli, perché qui si parla dei genitori. In particolare del genitore uomo. Il quale notoriamente si ritrova ribaltato come un calzino con l’arrivo della “cosa da un altro mondo”.

La mano del destino :-)

La mano del destino 🙂

Dovendomi apprestare per la terza volta ad affrontare l’avventura, ecco che ho deciso di condividere lo scrigno dei segreti da sapere affinché un uomo possa rimanere indenne all’arrivo di suo figlio.

E ci tengo a precisare: questa non è presunzione, è sopravvivenza. Tra l’altro… Il Gibran della citazione è morto alcolizzato.

Si parte allora.

Segreto 1: inspira col naso, espira con la bocca

Sembra una banalità, ma è nel mezzo della battaglia che i grandi eroi trovano la pace. Sarà un macello, è scritto nelle stelle, ma quando tutto sembra collassare perché c’è da pensare a culla/biberon/ovetto/tutina/pannolino/ciuccio è il momento di respirare col naso e buttare fuori con la bocca.
Ce la farai. Devi convincerti.
Del resto all’inizio del gladiatore, durante lo scontro con i normanni (?), quando infuria lo scontro, beh… Parte la musichetta.

Segreto 2: preserva il tuo regno

C’era una volta un re, la sua regina gli diede un erede e vissero per sempre felici e contenti. In quel regno non ci devono essere invasioni. Nonni, parenti, amici, colleghi avranno tutti un suggerimento su come amministrare tutto, entreranno ed usciranno da casa tua convinti che senza di loro non ce la farai. Il regno però è il tuo, e gli invasori, Re Artù di Camelot con la corona in testa, li prendeva a calci nel sedere.

Segreto 3: guarisci dalla sindrome dell’incubatrice

Quella ragazza che hai portato all’altare, bellissima, carica di sogni e speranze in questi ultimi nove mesi ne ha viste di ogni. Tra ormoni e bioritmi ha subito una mutazione che manco un X-men. In queste situazioni è facile cadere nella sindrome dell’incubatrice: confondere cioè tua moglie con un forno, che ha tenuto tuo figlio in caldo per questi nove mesi e finire per non toccarla più, non accarezzarla più, non abbracciarla più che “tanto lei ormai deve curare il bambino“.
Il fatto che tu la veda con occhi diversi non cambia il fatto che è lei quella che hai scelto, ed un uomo deve avere fede nelle sue scelte.
Quando eminenti psicologi dicono che durante la gravidanza e la nascita è normale che un uomo cada in tentazione con altre donne, non affermano qualcosa di sociologico, dicono stronzate.

Segreto 4: fai

Dire “il pannolino è affare suo” è da vigliacchi. E se lo dici, lo sei. Nessuno su questa terra ti chiederà mai di allattare al posto di tua moglie, ma c’è modo e modo di essere utile. Un conto è dire “Pensaci tu che non sono capace“, un altro è “Dai qua che ci provo“. L’autorità suprema che deciderà se sei abile e arruolato a quello scopo è solo la mamma. In questo caso tu sei il soldato.

Segreto 5: non rinunciare MAI alle tue passioni

Un figlio che arriva non è una caviglia distorta. Non è un infortunio. Smettere di fare qualsiasi cosa “perché adesso sono padre” è una scusa. O nemmeno prima eri troppo convinto di quello che facevi (fosse questo sport, musica, scrittura, recitazione, lirica, etc., etc.) oppure non ha senso che tu smetta di fare le cose che ti appassionano solo perché sei padre.
Questa cosa torna comoda alle donne che ti hanno sempre lì, ma a lungo andare le logora. Perché un uomo che non ha passioni è un uomo scialbo. E nessuna donna, per quel che mi è dato di sapere, vuole di fianco un uomo scialbo.
Nessuno sta dicendo che i ritmi non cambino, ma da qui a dire stop a tutto quello che ti piace, ci passa un oceano.

E con questa chiudo. Se ve lo state chiedendo, sì, la prossima puntata sarà dedicata ai segreti delle donne.

Ancora una volta: non è presunzione, è sopravvivenza 😀

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