Ardo, le canzoni. Luna.

Gianni Togni - Luna

E’ un momento importante nella vita di Ardo, è appena entrato un po’ timoroso nella bottega del signor Mario, che di mestiere fa il “riparatore”, è un po’ intimorito. Il locale è piuttosto cupo, spaventa se non lo conosci. Come tutte le botteghe è pieno di componenti elettronici, televisori, pezzi di radio e chi più ne ha più ne metta.

Gianni Togni - Luna

Gianni Togni – Luna

Ardo ha una paura boia, perché ha fatto un disastro. Ha fatto cadere la radio di suo padre e questa non funziona più. In casa loro non c’è la televisione, non se la possono permettere e quella radio è l’unico dispositivo tecnologico in loro possesso. Se quella radio non può essere riparata, saranno guai.
A questo si aggiunge la faccia del signor Mario, che pare un babbo natale cattivo e scruta Ardo con i suoi occhi scuri. Ardo biascica alcune parole, ma quella che sintetizza tutte le altre è “aiuto”.

A questo punto il signor Mario compie il miracolo, in men che non si dica la radio è riparata. La rotella del volume viene girata e dalle casse esce una canzone. Il signor Mario ha capito di aver trovato un apprendista, Ardo ha scelto cosa farà da grande e la canzone si chiama “Luna”.

E guardo il mondo da un oblò, mi annoio un po’

La musica italiana è stata così impegnata a copiare quella d’oltre oceano da lasciar passare quasi inosservati piccoli capolavori come questo pezzo di Gianni Togni. La storia di un sognatore, qualcuno che crede nei miracoli, nelle favole.
Gianni Togni nasce artista come supporter, guarda caso, dei Pooh. Insieme a loro uno dei pochi esempi (insieme forse ad Edoardo Bennato) di cantautori realmente sperimentatori, che alla fine degli anni ’80 vogliono dare un taglio netto col passato, dire che può esistere una musica autoctona, influenzata sì dal mondo, ma propria, realmente “cantautoriale”, non eccessivamente impegnata, ma mai banale.
Ovvio che in pochi possono capire. Ma del resto è sempre così.

adoro le complicazioni, fanno per me, non metterò la testa a posto mai

Essere se stessi nello scrivere una canzone, nel modo di comportarsi, nel rivolgersi agli altri, isola.
Succede però che in tempi difficili il paradigma a volte si ribalta, perché nella confusione e nelle difficoltà le persone con le idee chiare sono quelle che più riassumono il pensiero comune. E da persone isolate si tramutano in guide.

ma io non sono come gli altri, per te ho progetti più importanti

Se Ardo diventerà un “riparatore” è anche merito di questa canzone che stempera la tensione creatasi in quel momento nella bottega e lo fa diventare un sognatore, qualcuno che non si preoccupa se dai balconi gettano arance o di bussare ad ogni portone per urlare che lui è come è.
Ed investirà tutto quello che ha per rimanere tale.