Free at last

Oggi è un giorno speciale. Quarantatré anni fa veniva ucciso sul balcone di un hotel in Memphis Martin Luther King Jr., il reverendo protestante padre del movimento pacifista e non violento il cui obiettivo era di raggiungere la parità dei diritti della popolazione nera negli stati uniti d’America.

MLK

MLK

Quanto ho vissuto di MLK è solamente un ricordo tramandato, pellicole in bianco e nero, di non perfetta qualità, in cui un uomo davanti ad un fiume di persone fa la storia, urlando a tutti che ha un sogno fatto di uguaglianza, di persone che possano sedersi allo stesso tavolo e costruire un futuro migliore.
Qualcuno ha tentato di spezzare questo sogno con una pallottola, ma, come spesso accade con le persone guidate da Dio, parafrasando Tiziano Terzani, quella fine è stato un immenso inizio.

In casa mia c’è un quadro. Lo si incontra appena aperta la porta. L’ho voluto mettere lì per vederlo appena entro, perché mi aiuti ogni giorno a capire cosa conta davvero nella vita.
E’ quello che si vede nella foto. E’ un’elaborazione molto grezza di una foto di MLK che tiene in braccio suo figlio con di fianco il discorso che ha segnato la mia vita.
Contrariamente a quanto ci si potrebbe aspettare non è “I have a dream”, sebbene ogni singola frase di quel discorso valga una vita di riflessioni.
Il mio discorso preferito è stato intitolato “Talmente preziosa che daresti in cambio la vita“.

Vi dico, questa mattina, che se non avete mai trovato una cosa che vi sia talmente cara e preziosa per cui dareste in cambio la vita, non siete adatti alla vita

E’ stato pronunciato come sermone nel periodo in cui si chiedeva ad MLK di prendere una posizione precisa nei confronti della guerra in Vietnam. Un Uomo come di MLK non poteva far finta di nulla. Oneri ed onori. Così la scelta, inevitabile, su quale atteggiamento assumere nei confronti di quel conflitto fu presa e mantenuta.


Siete morti quando avete rifiutato di schierarvi dalla parte di quel che è giusto. Siete morti quando avete rifiutato di schierarvi dalla parte della verità. Siete morti quando avete rifiutato di schierarvi dalla parte della giustizia.

Tutto si rifà alla parabola che appongo in fondo alla firma delle mie mail… Più o meno da quando scrivo mail. E’ la parabola del mercante che va in cerca di perle preziose e trovatane una di grande valore va, vende tutti i suoi averi e la compra.
E’ un ideale di vita nella sua semplicità estremamente complicato.
E’ un ideale di coerenza che si scontra con tutti i compromessi della società di oggi (ma, guarda caso, anche di quella del 1968).
E’ un ideale che potrebbe metterti in enorme difficoltà in qualsiasi momento della tua vita, nel quale la scelta sarà abbassare la testa ed adeguarti oppure tenere alto lo sguardo ed assumerti le tue responsabilità.

Ed il rischio ci sarà sempre. Il rischio di essere fraintesi, derubati, strumentalizzati, accusati ingiustamente e poi, magari, anche uccisi.
Si è cominciato con Gesù Cristo, e ce ne sono stati a vagoni di Uomini e Donne uccisi per non aver rinunciato a se stessi.
Ma c’è una cosa che ho capito, e ne sono convinto ogni giorno di più: ci si può fidare di qualcuno che ha dato la propria vita per la cosa che riteneva essere più preziosa.

Riposa in pace, e che i tuoi sogni diventino realtà.